Second human madcow disease reported in Italy
Non vi sono nuovi casi umani di "mucca pazza" in Italia e le attuali misure normative e di gestione vigenti sono idonee a garantire la sicurezza degli allevamenti italiani e dei consumatori. Come sottolineato nella nota del 21 giugno, le notizie stampa sulla persona ricoverata presso l’Ospedale di Livorno si riferiscono all’aggravamento del caso a cui la diagnosi di probabile malattia di Creutzfeldt-Jakob era stata effettuata nell’ottobre 2009. Si tratta del secondo caso riscontrato in Italia dopo il primo di diversi anni fa e si ritiene legato ad un’infezione occorsa prima dell’introduzione del divieto di utilizzo delle farine di carne per l’alimentazione dei bovini (dicembre 2000).
Redazione salute.gov.it - 22 luglio 2010
http://www.salute.gov.it/dettaglio/dettaglioNews.jsp?id=1129&tipo=new
Second human madcow disease reported in Italy (AFP) – 2 hours ago
ROME — A 42-year-old Italian woman was reported as the second ever case of madcow disease in humans in the country and is currently hospitalised in desperate conditions, the ANSA news agency said Wednesday.
The woman was diagnosed with a variant of the Creutzfeldt-Jakob disease (CJD) at a Milan neurological hospital in the past months and was then transferred to a hospital in Livorno, in western Tuscany, when she was already in a coma, ANSA said.
It is still unclear how the woman contracted the disease.
In 2009, Italy's health ministry had reported the woman's disease as a "likely variant of the CJD".
The only previous case of madcow disease in humans in Italy was reported in 2002 on the island of Sicily.
On Friday the European Union said it had nearly wiped out madcow disease in animals in Europe.
Only 67 positive cases of madcow disease were identified last year and the animals were old cows that could have been contaminated long ago, the EU said.
In the 1990s, panic erupted after Britain reported a link between madcow and a new form of Creutzfeldt-Jakob disease in humans.
http://www.google.com/hostednews/afp/article/ALeqM5i3cOap1PrjgW2aD_-vZBmUk1snBQ
Una livornese di 42 anni è ricoverata nell'hospice di cure palliative dell'ospedale di Livorno in coma, dopo avere contratto la variante della sindrome di Creutzfeldt-Jakob, il cosiddetto morbo della mucca pazza. La donna è in condizioni disperate ed è ricoverata nel reparto dell'ospedale livornese proprio per effettuare cure che l'aiutino ad affrontare con dignità la fase terminale della malattia. È il secondo caso della malattia registrato in Italia; il primo colpì una donna siciliana nel 2002.
COLDIRETTI: CARNE SICURA «Se confermato, è una eredità del lontano passato facilmente prevedibile, per i lunghi tempi di incubazione della malattia, che non ha nulla a che fare con il consumo della carne italiana, che è del tutto sicuro grazie ad un rigido sistema di controlli introdotto con successo nel 2001 per far fronte all'emergenza Bse». È questo il commento della Coldiretti in riferimento al caso probabile di morbo della "mucca pazza" contratto da una donna di Livorno. «La Bse è praticamente scomparsa da anni dagli allevamenti italiani per l'efficacia delle misure adottate per far fronte all'emergenza come - sottolinea la Coldiretti - il monitoraggio di tutti gli animali macellati sopra i 30 mesi, il divieto dell'uso delle farine animali nell'alimentazione del bestiame e l'eliminazione degli organi a rischio Bse dalla catena alimentare. Ma anche e soprattutto - prosegue la nota - l'introduzione, a partire dal primo gennaio 2002, di un sistema obbligatorio di etichettatura che consente di conoscere l'origine della carne acquistata con riferimento agli Stati di nascita, di ingrasso, di macellazione e di sezionamento, nonch‚ un codice di identificazione che rappresenta una vera e propria carta d'identit… del bestiame e consente di fare acquisti Made in Italy». Secondo la Coldiretti, «a dimostrare che nei bovini la malattia della mucca pazza è ormai quasi completamente debellata sono i numeri forniti dalla Commissione Ue: nell'unione Europea dai 37.000 animali ammalati del 1992 si è passati, nel 2009, a soli 67, dei quali appena due casi in Italia su oltre 450 mila test effettuati».
GIALLO SULL'ORIGINE DELLA MALATTIA Il caso era stato segnalato come «probabile variante della malattia di Cjd » nell'ottobre del 2009 dal ministero della salute. Secondo quanto riporta oggi il quotidiano Il Tirreno nei mesi scorsi la livornese aveva accusato progressivi disturbi neurologici e ha scelto di farsi curare presso l'Istituto neurologico milanese 'Besta' che le ha diagnosticato la malattia e l'ha sottoposta alle terapie senza riuscire ad arrestare l'avanzata del male. La paziente è dunque stata trasferita già in coma presso il reparto di cure palliative dell'ospedale di Livorno. Non è ancora chiaro invece in che modo la paziente abbia contratto la malattia.
LA SCHEDA DELLA MALATTIA Persone relativamente giovani, che presumibilmente hanno mangiato carne di bovini colpiti dalla malattia della «mucca pazza» e che mostrano disturbi psichiatrici, seguiti a breve distanza dalla comparsa di demenza e disturbi nei movimenti di braccia e gambe: sono queste le caratteristiche che permettono di distinguere le persone colpite dalla forma umana della malattia della mucca pazza e quelle colpite dalla classica malattia di Creutzfeldt-Jakob (Cjd). Quest'ultima colpisce infatti le persone anziane (in media 65 anni) e si manifesta con una demenza che peggiora progressivamente, accompagnata da disordini nei movimenti. La variante umana della malattia della mucca pazza è comparsa 14 anni fa in Gran Bretagna, dove è stata subito associata al consumo di carne di animali colpiti dall'Encefalopatia Spongiforme Bovina (Bse). La forma umana è considerata una variante della malattia di Creutzfeldt-Jakob (Cjd) ed il suo nome è stato ufficializzato come «nuova variante della malattia di Creutzfeldt-Jakob» (vCjd) nel 1997, da un articolo pubblicato sulla rivista The Lancet. A scatenare la malattia nell'uomo è l'alterazione di una proteina naturalmente presente nell'organismo, chiamata prione. Dopo il notevole aumento dei casi della malattia sia nei bovini che nell'uomo, concentrato soprattutto fra il 1996 e i primi anni 2000, da qualche anno si registra un notevole rallentamento nella diffusione della malattia sia negli allevamenti e altrettanto rari sono i casi della forma umana. Proprio nei giorni scorsi il commissario europeo alla Salute, John Dalli, ha dichiarato che l'Europa è uscita vincente dalla lotta contro la malattia, che nel 2009 ha fatto registrare 59 negli allevamenti degli Stati membri. L'ultimo caso di Bse in Italia risale al 2008, in Piemonte e l'unico decesso nell'uomo risale al 2002.
http://www.leggo.it/articolo.php?id=73638&sez=ITALIA
Eurosurveillance, Volume 6, Issue 6, 07 February 2002 Articles S Salmaso1
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Citation style for this article: Salmaso S. First case of vCJD reported in Italy. Euro Surveill. 2002;6(6):pii=2022. Available online: http://www.eurosurveillance.org/ViewArticle.aspx?ArticleId=2022 Date of submission: --------------------------------------------------------------------------------
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First case of vCJD reported in Italy
The first case of variant Creutzfeld-Jakob Disease (vCJD) has been reported in Italy (1). The case from Sicily was diagnosed in Italy and Great Britain on the basis of clinical and instrumental tests and tonsillar biopsy. The Istituto Superiore di Sanità (ISS) has classified the case as probable, but since the patient is still alive, the ISS has not released any additional information. The surveillance and reporting of CJD has been mandatory in Italy since the beginning of 2002. A ban on feeding mammalian protein to ruminants was approved on 28 July 1984, and enforced from 15 September that year. The prevalence of indigenous cases of bovine spongiform encephalopathy per 10 000 tests was 1.03 for the year 2001 (2).
References : 1.Ministero della Salute. Segnalato caso variante malattia Creutzfeldt-Jakob. Press release 05/02/2002 N° 40, 5 February 2002. (http://www.sanita.interbusiness.it/comunicati_stampa/documenti/040-02.rtf) 2.Centro per lo Studio e le Ricerche sulle Encefalopatie Animali e Neuropatologie Comparate. Focolai BSE in Italia: 2001/2002. (http://www.to.izs.it) Reported by Stefania Salmaso (salmaso@iss.it), Istituto Superiore di Sanità, Italy.
http://www.eurosurveillance.org/ViewArticle.aspx?ArticleId=2022
sporadic CJD cases EU
http://www.eurocjd.ed.ac.uk/sporadic.htm
For anyone that cares, from 1993 to 2005, a steady increase of sporadic CJD from 27 in 1993, to 104 in 2005, tapering off to 94 in 2006, and 88 in 2007, which seems to correlate to other BSE countries, which to me shows a relationship with human Sporadic CJD rising and falling along the same lines as the BSE cases. Course, nobody cares about that factor because of the UKBSEnvCJD only theory. nobody care that in fact what Collinge, Asante et al showed, that BSE prions propagate as either variant CJD-like or sporadic CJD-like prion strains in transgenic mice expressing human prion protein, but who cares about sound science anymore $
http://www.nature.com/emboj/journal/v21/n23/full/7594869a.html
Saturday, July 17, 2010
TSE Road map 2 A Strategy paper on TSE, a road to no where
Brussels, 16.7.2010 COM(2010)384 final COMMUNICATION FROM THE COMMISSION TO THE EUROPEAN PARLIAMENT AND THE COUNCIL
http://transmissiblespongiformencephalopathy.blogspot.com/2010/07/tse-road-map-2-strategy-paper-on-tse.html
Thursday, July 08, 2010
GLOBAL CLUSTERS OF CREUTZFELDT JAKOB DISEASE - A REVIEW 2010
http://creutzfeldt-jakob-disease.blogspot.com/2010/07/global-clusters-of-creutzfeldt-jakob.html
Saturday, July 17, 2010
Variant Creutzfeldt-Jakob disease Ironside JW., Haemophilia. 2010 Jul;16 Suppl 5:175-80
REVIEW ARTICLE
http://vcjdtransfusion.blogspot.com/2010/07/variant-creutzfeldtjakob-disease.html
TSS
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